La giornalista Valeria Fernbach mi ha intervistato su un tema inusuale e curioso: perchè i ragazzi dicono le parolacce?
L'articolo pubblicato a Marzo su ViverSani & Belli è proprio l'esito di una lunga intervista sul tema.
Vi lascio alcuni passaggi dell'intervista:
«Le parolacce sono essenzialmente un’espressione di forza» chiarisce il dottor Marcello Florita, psicologo clinico e psicoterapeuta. «Si può anche dire che siano l’evoluzione delle dimostrazioni di potenza offerte dagli uomini di alcune tribù indigene che coprivano i genitali con un astuccio e poi battevano, rumorosamente, su essi con un bastone di legno». Prosegue l’esperto: «Non è un caso che molte parolacce si riferiscano proprio agli organi genitali maschili».
Da alcune ricerche di neuroscienze è emerso che le espressioni colorite hanno anche un effetto positivo. La conferma viene da uno studio condotto in Gran Bretagna, alla Keele university School of psychology di Staffordshire, su un campione di studenti. I ricercatori sostengono che lasciarsi andare a un linguaggio scurrile ha un effetto analgesico e aiuta a sopportare meglio il dolore, soprattutto quello fisico. «L’aggressività scatenata dalle imprecazioni stimolerebbe la produzione di adrenalina nell’organismo», spiega il dottor Florita «facendo sentire meno la paura e innalzando la soglia di sopportazione del male». Come rompere un piatto o dare un pugno nel muro.
Sfruttare le parolacce per aiutare i ragazzi a riconoscere (e a esprimere) i sentimenti. «Se per esempio, dice che “non gliene frega un ca...xxo” di avere preso un brutto voto a scuola, non bisogna credergli» spiega il dottor Florita. La parolaccia è, in realtà, solo una maschera.
VI RIMANDO ALL'ARTICOLO PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI.