I primi di Gennaio è uscito un articolo basato su un'intervista di Antonella DeMinico sui nuovi padri.
Ecco alcuni passaggi dell'articolo:
Sono decisamente cambiati: i padri di oggi maneggiano con disinvoltura pannolini e biberon, portano i bimbi al parco e si occupano dei loro pasti. in altre parole, sbrigano compiti che fino a poco tempo fa toccavano solo alle madri.
"Sono cambiati i tempi. Se fino a tre generazioni fa il padre era quello che simbolicamente portava l'armatura, segno di forza, guida e capacità di dare imporre norme, oggi tende ad essere sempre più amicone che, spesso, imita gli atteggiamenti dei figli o ne invidia l'età" (Florita, M., tratto da "Un papà tutto nuovo).
"E' paradossale (...) ma in un'epoca dove le donne sono sempre più dure e determinate, e gli uomini sempre più affettivi e materni, sembra di scorgere più un'invidia della pancia nel maschile, che l'inividia del pene, di freudiana memoria, nel femminile" (Florita, M., tratto da "Un papà tutto nuovo).
"Prima il padre caricava il figlio di tante aspettative: desiderava che seguisse le sue orme, continuando il lavoro che aveva intrapreso, o che realizzasse il sogno che non era riuscito a concretizzare" (...) "I genitori lasciano che i figli scoprano ed esprimano i loro talenti da soli. Prendendosi tutto il tempo che vogliono, e a volte può volercene tanto, come dimostrano le adolescenze di quest'epoca" (...) "La libertà è un bene a cui tutti aspirano, ma quando è tanta, soprattutto quando si è molto giovani, si rischia di non saperla gestire. E di restare in un limbo, alimentando la speranza che siano gli eventi a determinare il futuro più che la volontà personale" (Florita, M., tratto da "Un papà tutto nuovo).
Rimando all'articolo "Un papà tutto nuovo" per gli ulteriori approfondimenti.